Journal – Standard
- All
- Caffé dei Giornalisti
- Faccio cose, vedo gente
- Immigrazione
- Italia 150
- Luogo d'interesse, Torino
- Racconti di viaggio
- Redattore Sociale
- Rosita
- Senza categoria
- Storie e ritratti
- Vita da Tunisi
L’ultimo studiò che abbiamo affittato, un monolocale tristissimo, ce l’hanno presentato di fretta e furia e con le imposte e le tende chiuse. Era un giorno di festa, eravamo stanchi perchè reduci da un lungo viaggio, quindi in quel momento qualsiasi casa sarebbe stata perfetta.
Lo abbiamo preso per una settimana: qui a volte funziona così, alcune case si affittano al brucio (e al buio), con il contatto diretto, contanti,
Al museo del Bardo c’è tanta Polizia e poca gente. All’ingresso controllano che tu non sia armato e allo straniero chiedono i documenti.
Entrati nell’area prima della porta principale, ci sono i mosaici delle vittime della strage del marzo 2015, di cui alcuni italiani. C’ è anche l’immagine di un cane lupo poliziotto, Akil, morto quel giorno “in servizio”.
Dentro il museo, lo splendore. Il palazzo del Bey
Non avrebbe potuto scegliere un posto più semplice, fresco, addirittura chic.
Ad Hammamet tutti sanno dov’è sepolto Craxi, perchè ogni italiano prima o poi chiede ragguagli. C’è un cimitero nel piccolo centro, con tante tombe bianche, come vuole la tradizione islamica: niente foto, semplici lastre di pietra.
Due tunisini pregano davanti ad uno dei loro cari. Il guardiano ci raggiunge. “E’ là, nella parte dedicata ai