Vita da Tunisi – Pagina 8 – Rosita Ferrato, giornalista, scrittrice, fotografa
Una lettura sulla situazione tunisina
Abdelaziz Gorgi (1928- 2008), un artista che ha fatto del suo lavoro il suo mondo
Le giornate teatrali di Cartagine (JTC)
Un film di Mohamed Ben Attia
Alla presentazione dell'ultimo libro di Jasmina Khadra
Tre giorni di ossigeno per il giornalismo
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Il pane avanzato qui non si butta. La legge degli uomini non lo dice, ma...
Tunisi, nei vicoli della città si apre una porta. Verde scura, pesante, dai battenti antichi e dorati: è il Palazzo dei Cardi. Fuori la medina, dentro un dedalo di scale, stanzette, ripostigli, passaggi segreti. Da dietro gli stipiti pesanti arriva il suono piccolo e sferzante del martelletto dei cesellatori: pic, pic, pic. Arte fina, piatti dorati. Il vociare della gente, in lontananza i clacson delle auto, appena fuori le porte
Giunta al termine del mio viaggio, mi concedo un ultimo sguardo prima di riprendere il mare. Tunisi, avenue Bourguiba cambia, è ancora cambiata. Il viale alberato è sempre lì, con le sue foglie verdi, e gli uccellini che ci giocano dentro. Ma c'è qualcosa che turba, ed è la recinzione. Il filo spinato lo trovi a proteggere il consolato di Francia e il detestato Ministero dell'Interno. Soldati, carri armati, mitra spianati. Ci si fa
Il mio viaggio di quando arrivai per mare contina a Sfax. Di questa “capitale du sud” non ho un ricordo preciso, vi ho passato troppo poco tempo. E' grande, caotica, con qualche edificio e museo strepitoso (sempre bellissima la medina), ma l'abbiamo visitata in poche ore. La preoccupazione infatti era di tornare a Mahdia con la luce, ovvero per non dover guidare con il buio. Spiego: le statali in Tunisia sono molto pittoresche, ma