Sempre più stretto - il mondo sembra sempre più stretto. Scoppiano inferni nei miei mondi, e faccio appena in tempo ad andarmene. Tunisi, Parigi, Nizza, sempre sul bordo, mi sento sempre sul bordo. Da Nizza sono tornata qualche giorno fa, vado e vengo da Tunisi, ero a Parigi qualche giorno dopo gli attentati di Charlie Hedbo. Sempre sul bordo.
Questa mattina mia zia mi ha chiamata piangendo: Era sempre stato il mio sogno, andare
Nizza, Francia. L'ombra lunga del Daesh qui non sembra essere arrivata. In realtà si manifesta – forse- in una strana mancanza di vivacità, come se la città vivesse in questi giorni una perenne atmosfera da domenica mattina: poca gente nel centro, negozi e caffè appena frequentati. Ma andiamo con ordine. Venerdì sera, ore 22,30. Casello di Ventimiglia, frontiera italiana: si passa senza problemi, nessuno in coda e niente controlli.
In questa intervista su Primaradio, racconto l'Albania e il perché ho scelto di parlarne nel mio ultimo libro, la guida "Albania. Un piccolo mondo antico tra Balcani e Mediterraneo": l'Albania è un paese poco più grande del Piemonte, ma con una lunga storia e una profonda diversità culturale, un territorio che consiglio vivamente di andare a scoprire.
Madrid è una grande città. 3 milioni e passa di abitanti, una metropoli giustamente famosa per la sua gente, le sue bellezze e i suoi musei. Musei che in queste feste, la domenica, sono gratuiti. E come meglio passare un domingo entrando e uscendo da luoghi pieni di incanto, di arte, di meraviglia?
Il Prado è celeberrimo: è ricchissimo e non basterebbero mille pagine per parlarne e descriverne tutte le bellezze. In questa occasione
L'IMA è un posto incredibile. È l'Institut du Mond Arabe di Parigi, 11 piani di edificio, di cui 2 sottoterra, un enorme edificio in vetro e alluminio, con dei decori che richiamano la tradizione araba: sulla facciata sud, 240 arabeschi metallici sensibili alla luce si aprono o si chiudono e riportano ai musharabinens, ilcortile interno come un riad, la torre dei libri che ricorda uno ziggourat (ovvero un antico edificio religioso).
A Tangeri mi sento a casa. Questa città che ho conosciuto in passato vuota, nervosa, difficilmente interpretabile durante il Ramadan, mi è apparsa ora nel suo pieno splendore.
Lo straniero viaggiatore sente ancora nell'aria l'aura magica dei pittori, degli intellettuali, degli scrittori che per generazioni sono arrivati qua, e alcuni non se ne sono più andati.
Mi raccontano che Paul Bowles, il famoso autore del Tè nel deserto,
“Iniziamo da settembre” racconta Miguel, uno dei componenti del “The Cadiz Gospel Choir” nonché suonatore di bandurria - una sorta di liuto dalle origini antiche- “intensifichiamo le ore di prova con l'avvicinarsi dell'evento; e verso gennaio, a ridosso del Carnevale, proviamo già due ore al giorno, tutti i giorni, domeniche comprese”.
Sta parlando dell'attività dei componenti del coro, ovvero una delle specialità del Carnevale di
In Provenza, lungo il ciglio di una strada puoi trovare un piccolo scorpione, nero, di quelli innocui. In Provenza la gente è gentile, sorridente, aperta e cordiale. In Provenza si mangia magnificamente, e per onorare questo discorso, tralascerò in questa sede altre meraviglie come Aix, Gordes, Bonnieux e Lourmarin per parlare di Arles.
In Provenza si mangia il toro, e ad Arles si mangia un filetto di toro che fa sperare che ciò che
Al bagno turco, la sera, la luce è calda. All'ingresso, poche candeline piazzate negli angoli, mentre delle lanterne bianche nelle nicchie creano un'atmosfera magica.
Il bagno turco Cemberlitas è il più antico di Istanbul ed è diviso in un due parti: una per le signore e una per i maschi. Entrando nella sala delle donne si penetra in un mondo libero e femminile, dove su una struttura in rilievo, ottagonale in marmo bianco, le donne
A Parigi si respira il genio. Le idee, l'inconsueto. Un artista si nutre di mille stimoli e novità. Parigi è il caos, ma è caos che non disturba, coinvolge e stordisce un po'. Il traffico, la luce, il fiume, la bellezza: ogni cosa riporta ad un pensiero, dà spunti, parla.
Guardando la Tour Eiffel, dopo i primi istanti di meraviglia (la notte, a momenti alternati, questo straordinario monumento illuminato, brilla), si capisce come