Over my eyes: sguardi curdi
“Al Salone del Libro di Torino ho moderato un dibattito appassionante, nell’ambito del progetto fotografico “Over my eyes: sguardi curdi” promosso dal Comitato regionale dei diritti umani. La mostra ha offerto una prospettiva unica sull’Iraq curdo. Hanno parlato il presidente del Consiglio Regionale Mario Laus, Stefano Carini, fotografo coautore e curatore della mostra, e Younis Tawfik, scrittore iracheno naturalizzato torinese e membro del Comitato diritti umani.”
Rosita Ferrato
Comunicato stampa
Foto dal Kurdistan
“Le responsabilità della politica occidentale per quello che accade in Medio Oriente e nel Kurdistan sono evidenti, espressione del nostro egoismo galoppante che solo ora, forse, a causa dell’insicurezza legata al terrorismo, sembra essere in fase di arresto. Una mostra che il Comitato spera di poter ospitare anche a Torino nel 2018, per raccontare ciò che spesso la politica tenta di filtrare rispetto alla violazione dei diritti umani e alla privazione delle opportunità”. Questo è quanto ha detto il presidente del Consiglio regionale e presidente del Comitato regionale per i diritti umani, Mauro Laus, nel corso della presentazione del progetto fotografico multimediale “Over my eyes: sguardi curdi”.
Il progetto è promosso dal Comitato regionale dei diritti umani.
Della mostra, il cui titolo sarebbe la traduzione di una frase di benvenuto della lingua curda, hanno parlato insieme al presidente Laus, Stefano Carini, fotografo coautore e curatore della mostra, e Younis Tawfik, scrittore iracheno naturalizzato torinese e componente del Comitato diritti umani. Ha moderato l’incontro Rosita Ferrato, presidentessa del Caffè dei giornalisti (associazione che promuove la libertà di stampa).
Carini, anche stimolato dagli interventi di Tawfik, profondo conoscitore della realtà irachena, ha illustrato, anche attraverso le bellissime immagini proiettate sul megaschermo dell’Arena Piemonte, il lavoro fatto insieme a fotografi iracheni, nella zona del Kurdistan sotto la sovranità dell’Iraq.
Si tratta di quanto realizzato dalla prima agenzia fotogiornalistica indipendente irachena, l’Agenzia Metrograph, tra il 2014 e il 2016. La mostra tratta da questo lavoro è suddivisa in quattro capitoli, composta da 250 scatti, con video istallazioni e un archivio di foto riprese tra il 1976 e il 1992.
A settembre verrà esposta a Praga, in attesa che portata a Torino.
Fonte: Consiglio Regionale del Piemonte
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