La tomba di Bettino – Rosita Ferrato, giornalista, scrittrice, fotografa
0 Comments
Slide Image Slide Image Slide Image Slide Image

La tomba di Bettino

Non avrebbe potuto scegliere un posto più semplice, fresco, addirittura chic.

Ad Hammamet tutti sanno dov’è sepolto Craxi, perchè ogni italiano prima o poi chiede ragguagli. C’è un cimitero nel piccolo centro, con tante tombe bianche, come vuole la tradizione islamica: niente foto, semplici lastre di pietra.

Due tunisini pregano davanti ad uno dei loro cari. Il guardiano ci raggiunge. “E’ là, nella parte dedicata ai non musulmani” spiega. E in effetti, attraversano la stradina, ecco altre tombe, ecco nomi che posso leggere. Nomi europei, alcune tombe sono antiche. Piccoli mausolei, famiglie intere, una donna dal nome europeo e il cognome arabo; persone che vissero qui in Tunisia, ma arrivarono da altri mondi.

In fondo al piccolo spazio, si nota a ridosso del muro una cascata di fiori rosa acceso; e sotto, all’ombra dei fiori, una tomba semplice. Niente foto: Bettino Craxi 24.02.1934 – 19.01.2000. Un libro in marmo con un garofano rosso: la scritta “La mia vita equivale alla mia libertà”, e la sua firma.

Le bouganville fanno ombra a questa tomba, che pur nella sua semplicità è speciale, diversa dalle altre. Penso: “Quale esilio più piacevole avrebbe potuto scegliere quest’uomo così avvezzo alla bellezza e all’eleganza”.

Rosita Ferrato

Sorry, the comment form is closed at this time.

top